mercoledì 16 aprile 2014

Pezzi di...eternità

Non so se ci avete mai fatto caso, ma alcuni di noi vivono come se fossero eterni. Continuano a rimandare da un giorno all'altro il momento in cui riposarsi, concedersi una vacanza, leggere quel libro che da tempo hanno poggiato sul comodino, rivedere un vecchio amico con cui tanto hanno condiviso in passato. Rimandano, indugiano, nell'attesa che arrivi il "tempo buono per", alla ricerca di quell'ottimo che sempre soffoca il buono e gli toglie sapore.
Tra questi peggiori mi appaiono coloro che, nell'illusione non confessata di essere eterni e di avere sempre tempo, rimandano il tempo per "dire" e per "fare" l'amore e quindi per vivere davvero. Non sanno riconoscere il loro sentire e quando iniziano ad intravederlo scappano a gambe levate, non sanno ascoltare il sentire degli altri, non hanno mai sviluppato il linguaggio del cuore, non hanno parole per dire l'amore, non hanno strumenti per costruirlo né tanto meno li cercano. Fuggono, svicolano e se qualcuno li costringe a fermarsi e li mette davanti alle contraddizioni del loro fare auto-conservativo e del loro dire inconcludente inventano castelli nelle cui celle hanno chiuso a chiave il loro amore.
Riconoscerli è facile: sono gli eterni "liberi", quelli che usano la libertà come nemica dell'amore, sono gli eterni impegnati che hanno sempre cose più importanti di cui occuparsi, sono le vittime della vita che faticano tutto il giorno per  mantenersi morti, sono i paladini dell'orgoglio che muoiono dalla paura all'idea di farsi nudi come l'amore pretende. Fuggono e rimandano senza sapere che l'amore è una questione di tempi e di luoghi, che c'è un tempo in cui l'amore si dice, in cui l'amore si fa, in cui l'amore si rispetta.
La tentazione forte per me sarebbe di fermarli, di prendere le loro mani e fargliele affondare in quell'amore così complesso, faticoso ma vivo che loro evitano.Vorrei bloccarli in un abbraccio e sussurrare loro all'orecchio che l'eternità si conquista solo consumandosi per amore: solo perdendo tempo per amore si guadagna un tempo per sempre, solo morendo per amore si conquista la vita.
E' inutile cercare di conservarsi, è inutile continuare a negare il potere devastante dell'amore, il disturbo che provoca ogni volta che è diverso da come lo avremmo voluto: l'amore entra lo stesso, si fa spazio e se ti opponi se lo prende in modo violento. Più cerchi di contrastarlo più diventa veleno che inquina.
Se volete esser eterni iniziate a perdervi per amore, iniziate a morire nel vostro vivere quotidiano. Uscite da voi stessi e concedetevi la vera libertà di essere per gli altri.
Ci sono pezzi di eterno che ci vengono consegnati ogni giorno se solo abbiamo le mani aperte per accoglierli. Sono momenti unici, quasi irriconoscibili. Il loro passaggio è impercettibile ma incisivo,come il vento che entra da uno spiffero e ti percorre la schiena. In quei momenti sei riportato al cuore del tuo vivere: il velo si alza e nell'inutile del quotidiano scopri l'essenziale dell'eterno. Non potrai mai avere in dono questi attimi se continuerai a rimandare il tempo dell'amore. Avrai solo più tempo in cui morire.