mercoledì 12 agosto 2015

Alla fine del giorno

Alla fine del giorno ti ripesco così.
Ti ritrovo incastrato nella rete lanciata distrattamente all'alba.
Ha le maglie larghe, ma il pensiero di te resiste serrandosi intorno al tessuto.

Alla fine del giorno ti ritrovo così, seduto alla mensa dei ricordi.
Sei rimasto in silenzio tra nuvole di cotone stese nel meriggio caldo che ti velano e svelano continuamente.
Hai la sagoma in penombra, ma il pensiero di te si impone nitido oltre le tende e le lenzuola.

Alla fine del giorno ti spalanco così.
Sei finestra su mare aperto, terrazza vista sogni.
Hai il vento dentro gli occhi e nel cuore, ma il pensiero di te ha trovato maniglie cui aggrapparsi nella bora.

Alla fine del giorno ti scavo così, dissotterrando parole divenute ormai pietre.
Sulle pietre c'è sabbia.
Ti prendo tra le mani ma già sfuggi insidiandoti in fessure remote dell'animo. E il pensiero di te, come cemento, compatta desideri e paure, alla fine del giorno.




venerdì 7 agosto 2015

Non meno di così.

Se non è luce che come calamita ti attrae verso altra luce,
se non sa darti respiro né cerca aria nel tuo,
se non è movimento costante e viaggio,
se non segue il ritmo dei desideri e il distendersi dell'orizzonte,
se non sa cercare né farsi trovare,
se non sa trovarti né induce a cercare,
se non conosce le parole della novità,
se non danza con te il ballo dei sogni,
se non lascia cadere le imbracature comode dell'immobilismo,
se non indossa gli abiti sottili della speranza,
se non parla il linguaggio dei tuoi sguardi
e lascia parlare il vociare intorno,
se non intreccia le sue mani alle tue per tessere fili di vita,
se non sa farsi trampolino né casa,
se non fa spazio né lo conquista,
se non riesce a farsi uno davanti al mondo e tutto insieme a te
allora non è.
Come quel momento in cui due vite si sovrappongono in un sorriso scambiato al cospetto del sole e sparso dal vento sul mare.
Meno di tutto questo non è.