martedì 11 febbraio 2014

Preghiera semplice...Pezzi di altri


...la pazienza delle donne dei marinai ai tempi dei grandi viaggi di scoperta, che senza più vederlo il loro amore continuavano ad alimentarlo nel cuore, a farne memoria silenziosamente e compostamente, sapendo che quell'amore sarebbe anche potuto sparire per sempre, inghiottito da un imprevedibile mare.

...trovare in me qualche traccia della fermezza che ancora leggo sui volti di alcune anziane donne del Sud, sedute sull'uscio  o su minuscole sedie intrecciate che scompaiono dietro i loro fianchi larghi, quei fianchi che parlano di un'accoglienza naturale, propria del corpo che si è fatto strumento di vita. La loro fermezza: quella capacità di stare nella fatica del presente,sospesa tra il coraggio e la rassegnazione, sfuggendo i fantasmi della fretta e della paura.

...maturare la saggezza degli contadini, capaci di interrogare il vento e le nuvole,di osservare per prevedere, con le mani "umili", impastate di terra e concretezza e il cuore che ancora batte a ritmi umani.
...come loro imparare i tempi agricoli del sentire. Imparare a piantare avendo già negli occhi la speranza del frutto, imparare a raccogliere quando è tempo e anche se il frutto non è quello sperato, imparare a fermarsi quando non è né tempo di semina né di raccolta.

...sperimentare il mare dentro per ritrovarne in me la profondità e la trasparenza.

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